La scorsa primavera, a coronamento di un progetto costato 30 milioni di euro, la Francia ha lanciato il nuovo TGV alla strabiliante velocità di 574,8 km/h. Pochi giorni prima, il Connettivismo era riuscito nell’impresa altrettanto ardua - per quanto sicuramente più economica - di proiettare il Supernova Express sulle rotte del futuro. Presentata in anteprima a Vimercate in occasione della prima NextCon e ripresentata a Fiuggi per l’Italcon XXXIII, la nostra antologia-manifesto ha subito incassato il gratificante riscontro del pubblico di curiosi e appassionati convenuti a queste manifestazioni.
È un piccolo successo, questo, che ripaga tutti dell’impegno profuso nel progetto, a partire da Marco Zolin che nella mia proposta ci ha creduto fin dal primo istante fino a Valerio Evangelisti, che si è subito generosamente prestato a supportarci nella nostra iniziativa, passando per l’immenso (malgrado il volume ridotto che occupa) Claudio Iemmola, che ci ha regalato la copertina più bella che ricordi di aver visto in giro da molti anni a questa parte. E non possiamo dimenticare tutti i nostri autori: quelli che hanno avuto la fortuna di comparire nell’antologia e gli altri rimasti fuori, perché ormai siamo davvero in tanti. L’entusiasmo incontrato alla NextCon fortemente voluta da Alex Tonelli (meglio conosciuto come Logos), anche da parte degli autori che per pure ragioni circostanziali erano rimasti fuori dalla raccolta, è stato il segnale di incoraggiamento più chiaro e inequivocabile che potessi cercare: il Connettivismo è vivo e lotta con tutti noi, è una sensibilità che si diffonde nei cavi e che proietta la sua eco lontano nei canali dell’etere, è un’attitudine destinata a sopravvivere a questi tempi volubili di mutamenti incalzanti.
E allora eccoci qui con il consueto appuntamento trimestrale con la rivista più criptata della Galassia (Giorgio Messina dixit). Un numero che nasce sotto un auspicio, ispirato dalla tendenza postumanista che connota tanti articoli e racconti che sono qui raccolti, e sotto un lutto. Lo scorso aprile moriva infatti a New York quello che forse è stato il più caustico e scatenato cantore dell’alienazione e della progressiva disumanizzazione operata dal Potere sui suoi sudditi: Kurt Vonnegut. NeXT vuole ricordare il padre di Malachi Constant e di Billy Pilgrim con un ospite d’eccezione come Vittorio Curtoni, storico direttore di testate leggendarie tra cui l’impareggiabile Robot, curatore di collane che hanno fatto la storia della fantascienza in Italia, dallo SFBC a Galassia. Curtoni non ha certo bisogno di presentazioni: siamo certi che il suo ricordo del grande Vonnegut, disincantato eppure partecipato com’era nello stile del compianto Kurt, vi commuoverà e magari spingerà quanti tra voi ancora non lo conoscono a recuperare qualcosa di prezioso da leggere, che cambierà irrevocabilmente la vostra visione del mondo e dell’uomo. Per questo mi unisco al Direttore nel salutare l’immenso Kurt: anche se a un occhio distratto potrebbe sembrare che non te la passi troppo bene, Kurt, nell’ottica tralfamadoriana che ci hai insegnato ci conforta sapere che questo è solo un momento della tua esistenza eterna, e che in molti altri istanti te la passi invece sicuramente meglio e anzi sprizzi vita e allegria triste, com’era nel tuo stile. E allora addio Vonnegut, ci vedremo lassù, da dove vengono i dischi volanti.
Parlavamo poc’anzi dell’ultima Italcon di Fiuggi. Il Connettivismo era presente con una sua delegazione congiunta con la Cagliostro ePress. Anche se le numerose nomination raccolte dai nostri autori e dai nostri lavori per gli storici Premi Italia non si sono concretizzate in nessun trofeo, è stata comunque estremamente lusinghiera l’attenzione tributata da appassionati e addetti ai lavori. Sarebbe lungo citare tutti, ma chi ci sta leggendo si sentirà magari fischiare le orecchie, fosse presente o meno fisicamente: è grazie al sostegno di tutti voi se questa realtà nata come una piccola cooperativa artigianale sta sempre di più evolvendo come consolidata e stimolante esperienza culturale.
Questo numero si apre con un’ideale ritorno a quelle meravigliose giornate di marzo. La rubrica Un altro orizzonte ospita Domani: il nostro indirizzo permanente, una trascrizione riveduta e corretta dell’intervento che ho avuto il piacere e l’onore di tenere a Fiuggi nell’ambito di una tavola rotonda sulla nuova fantascienza britannica, condotta dall’infaticabile Salvatore Proietti con l’impeccabile partecipazione del mitico Richard K. Morgan, autore del bestseller Altered Carbon (ed. it. Bay City per la Nord, tradotto dall’onnipresente Curtoni nazionale). La panoramica sul futuro dalla letteratura si sposta quindi nei territori della speculazione scientifica con Tempi Moderni, che in questo numero ci presenta un approccio teorico all’evoluzione futura della specie. Se non avete mai sentito parlare della Scala di Kardashev, allora la lettura dell’articolo è propedeutica al racconto Stazione delle maree, che condivide lo spazio della narrativa con una stupefacente rassegna di opere di straordinaria suggestione. Apre le danze Marco Moretti alias Antares666 con un’opera che richiama inquietudini cosmiche di stampo lovecraftiano: su quale panorama alieno si schiuderà e a quale desolante scenario di follia darà accesso La soglia sull’Abisso? Un orrore viscido, palpabile, alieno contamina le atmosfere decadenti di quest’opera surreale e disturbante, un capolavoro di inquietudine e rabbia post-umana. Si prosegue quindi con un recente acquisto connettivista, Mario Gazzola aka Black M, che prende spunto dall’incipit di Giampaolo Simi per lo scorso Spacewave per condurci tra i ghiacci polari, alla scoperta di un orrore ben peggiore di qualsiasi minaccia della natura: un incubo partorito direttamente dalla follia umana di gente Come Noi. Dal lettore in trappola all’autore in cerca di una via di fuga: Zoon ci proietta verso un futuro post-umano accessibile attraverso una mutazione non solo fisica, ma anche e soprattutto mentale, così potrete leggere il suo fulminante racconto come ho fatto io, per capire come scacciare Il male da me. Lo spettacolo di un cielo notturno è disarmante, anche per menti per loro diletto e sensibilità proiettate verso un futuro remoto, capace di abbracciare l’intera galassia e oltre. Ma se all’improvviso anche voi come Pykmil doveste captare un messaggio perfettamente leggibile e in delirante italiano proveniente dallo spazio profondo, cosa pensereste? Il mistero, come impareranno i protagonisti della sua storia, potrà essere svelato solo dall’inconfondibile Voce del Granchio. Non solo futuro, ma anche storia, sulle pagine di NeXT: sebbene storia di tutt’altro tipo rispetto a quella tramandata dalla storiografia ufficiale. Il nostro Simone Conti, meglio noto come Abate degli Stolti, è riuscito nella singolare impresa di riprodurre un carteggio molto particolare: narra la storia di un mondo alieno come può esserlo solo il nostro riletto alla luce di eventi diversi. Il suo Dampferblitz è solo il primo pezzo di un trittico che ci accompagnerà da qui all’autunno, ricostruendo questa storia alternativa spruzzata di vapore e polvere da sparo attraverso i dispacci di Robert E. Howard per la Nouvelle Amsterdam Gazette.
Un altro passo Oltre la Singolarità si aggiunge al nostro cammino con la storica rubrica Frame curata dall’occhio insonne di Zoon. Mentre con le rubriche gemelle Focus & Zoom, per questo numero eccezionalmente accoppiate, sempre Zoon ci conduce alla scoperta di un mondo di cui sempre di più si parla, anche sui media e la cosiddetta stampa ufficiale. Parliamo ovviamente di Second Life, la nazione virtuale che ormai vanta più di sei milioni di cittadini provenienti da ogni angolo del mondo reale, che vi s’incontrano per nobili fini, come discutere di cultura e organizzare vere e proprie campagne civili, o - soprattutto - con meno nobili intenzioni, per replicare tra i bit del cyberspazio gli stessi vizi e difetti che già affliggono gli ingranaggi del tempo-lento in cui dobbiamo trascorrere il resto della nostra giornata. A riprova della bassezza di certe attitudini umane. D’altronde, come diceva un sommo pensatore, idrogeno e idiozia sono i due elementi più diffusi nell’universo. Ora sappiamo che le leggi fisiche si applicano anche all’universo virtuale...
Per finire, le segnalazioni raccolte per dare uno spaccato il più esauriente possibile delle attività che fervono nella Galassia Connettivista. Troverete lì anche gli estremi per ordinare la vostra copia di Supernova Express, l’antologia-manifesto che è ormai prossima all’esaurimento. E così, anche per questa iterazione, è tutto. Chi ha tempo non aspetti tempo! E non dimenticate di tenere d’occhio il nostro sito e il nostro blog, per aggiornamenti tempestivi e dibattiti (in particolare sul forum), in attesa di proseguire il discorso con il prossimo numero, una nuova tappa per il nostro treno lanciato verso la frontiere dell’immaginario alla velocità della luce: questo è l’unico e inimitabile Super-Nova Express.
NeXT – Iterazione 08: rivista creata e diretta da Pykmil, X e Zoon.
Contatti: www.next-station.org - info[ at ]next-station.org
Costo NeXT - Iterazione 08: 3 euro più spese di spedizione.
Prezzi abbonamenti:
- 4 numeri (primo a scelta tra gli ultimi 4 usciti: 20 euro;
- 6 numeri (primo a scelta tra gli ultimi 6 usciti: 25 euro;
- 8 numeri (primo a scelta tra gli ultimi 8 usciti: 30 euro;
- 1 numero a scelta: 5 euro (spedizione inclusa);
- 2 numeri a scelta: 10 euro (spedizione inclusa);
- 3 numeri a scelta: 14 euro (spedizione inclusa);
- 4 numeri a scelta: 18 euro (spedizione inclusa);
- 5 numeri a scelta: 22 euro (spedizione inclusa);
- 6 numeri a scelta: 25 euro (spedizione inclusa);
- 7 numeri: 28 euro (spedizione inclusa).