Ho dato una scorsa veloce all'intervista, riservandomi di approfondire nei prossimi giorni. Intanto appongo alcuni commenti su quello che ho potuto assimilare del testo nei pochi minuti in cui ho fissato gli occhi sulle sue parole. Strappo tra umanesimo e cultura scientifica? A me sembra una contraddizione in termini, dato che si tratta di due frutti germogliati dalla stessa radice. Ma forse questo signore crede che l'umanesimo sia un prodotto della Chiesa Romana. Per quanto mi riguarda, colloco me stesso al di fuori da ogni idea umanista, dato che la mia religione nega alla radice il Principio Antropico. In ogni caso, se proprio dovessi collocarmi nelle logiche del mondo e appiccicare l'aggettivo "umanista" a qualcuno, lo attribuirei a LaVey, non certo a Ratzinger e al suo organigramma. Detto tra noi, questa persona non mi stupisce proprio per niente: la sua opera mi sembra una riedizione della cosiddetta "Fantascienza ottimista", che mi appare sommamente ripugnante.
Contorcersi come un dio avvelenato.