Logos ha scritto:La SF guarda al futuro ma io credo che proprio perchè guarda al futuro essa può (o potrebbe) essere un buon terreno di cultura sia per le spinte rivoluzionarie (progressiste in senso non politico) ma paradossalmente anche per le spinte reazionarie (conservatrici) che potrebbero sapientemente delineare un mondo lontano, futuro costruito secondo i medesimi principi cardini della loro visione da preservare.
Purtroppo è così. La visione supereroistica e gli scenari neo-feudali non sempre sono un male (si vedano esempi quali: nel primo caso
Destinazione stelle di Bester, nel secondo
Dune di Herbert), ma diventano male se vengono tenuti insieme da un autore che NON è Delany (penso soprattutto a quel capolavoro che è
Nova). E questo a prescindere dalle ideologie degli autori (senz'altro più progressiste se non proprio radicali nel caso di Bester e Delany, molto meno nel caso di Herbert). Esempi di SF di ispirazione conservatrice si sprecano, ma bisogna anche dire che non sempre si tratta di produzione esecrabile. Per attitudine sono portato ad apprezzare tutto ciò che pone delle domande, piuttosto che imporre delle risposte. E autori conservatori come Heinlein e Herbert, ma anche Poul Anderson, Ray Bradbury, Jack Vance o Gregory Benford, nel loro mestiere sono talmente abili che nel bilancio complessivo tra pregi (stilistici, tematici, etc.) e difetti (in maniera strettamente soggettiva: ideologici), i meriti surclassano abbondantemente i demeriti.
Logos ha scritto:concordo però in pieno che la SF in Italia, forse per un retaggio di iper realismo italico (e Crociano) oltre che per le storture del dominio teocratico della Chiesa, sia vista come un fenomeno di poco conto, nemmeno un pericolo, quasi solo un gioco di bambini e di adolescenti.
Concordo al 100%, purtroppo.
Logos ha scritto:Ecco perchè nel corpo della nostra (bella) fanzine vi è anche il tentativo di dimostrare che la SF è anche genere che può essere dotto e profondo (e qui mi cito con il lavoro su Saramago..
)
E anche qui: parole sante!
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