La casa è un app per abitare?

[zoon]

Dove sta la realtà aumentata dell’architettura, da dove nasce?

Questa è la domanda da cui parte Emmanuele “Peja” Pilia nel suo blog. Il suo punto di vista è tutt’altro che banale perché studia le interazioni tra l’architettura e le nuove tecnologie, lo sviluppo delle esigenze abitative dell’uomo (e del postuomo) nella nostra società presente e del basso futuro dove, non da ultime, le stupefacenti possibilità della realtà aumentata rivestono di nuovi significati anche il più semplice dei particolari. Il target è un convegno a cui lo stesso Pilia parteciperà in virtualità, nei prossimi giorni...

https://hyperhouse.wordpress.com/2011/05/08/la-casa-e-un-app-per-abitare/

[Antares666]

Non molto tempo fa ho letto di uno strano progetto. Si tratta di stampanti in grado di replicare qualsiasi oggetto a partire da un sommario schema molecolare inserito come input. Qualcuno pensa che in futuro ognuno sarà in grado di fabbricarsi ogni utensile o macchinario immaginabile, e persino partner sessuali posticci. Mi domando però a cosa serva, se si sta perdendo la materia grigia.

[zoon]

be', anziché stampare su carta 2d si stampa (attualmente) su materiale plastico 3d. le implicazioni sono interessanti...

[Antares666]

Si parlava per l'appunto di uno speciale materiale plastico. Si mostravano in un documentario alcune posate rudimentali fatte di questa sostanza, sembravano scheggiate da groenlandesi primitivi da ossa di balena.

[zoon]

quando si riuscirà a tirar fuori un manufatto di consistenza originale, diventerà moooolto interessante. ma servono prima queste basi qui.

[Antares666]

Non credo che si riuscirà mai a riprodurre la bellezza estrema di Occhi di Ghiaccio servendosi di marchingegni di questo tipo. A parer mio si avverte il danno delle ingenue idee di Kurzweil, che non solo riducono l'Essere a mera potenza di calcolo, ma che pretendono anche di imprigionare ciò che è Sublime in una manciata di formule pseudomatematiche.